Il "Segna passi"..Piccoli consigli

Pubblicato da webmaster | 04:36


Per 60 mila italiani ogni anno è un piccolo apparecchio salvavita, oltre mezzo milione di persone se lo sono già fatto impiantare nel nostro Paese (2 milioni in Europa). Parliamo del pacemaker cardiaco, un minuscolo congegno - grande come una scatola di fiammiferi - che, inserito chirurgicamente sotto la pelle del torace, è in grado di correggere nel caso che i farmaci non risultino efficaci i disturbi del ritmo del cuore, intervenendo quando percepisce che sta battendo troppo in fretta, troppo adagio oppure è un ritmo disordinato.

Una volta impiantanto, il pacemaker diventa una parte dell'organismo con cui dover convivere rispettandone però le caratteristiche. Abbiamo chiesto al professor Massimo Santini, direttore dell'Unità Operativa di Cardiologia all' ospedale romano San Filippo Neri, quali sono gli accorgimenti per convivere con il pacemake: consigli semplici ma degni della massima attenzione, perché possono esistere interferenze con strumenti della vita giornaliera.
 
Personal computer. Se vengono rispettate le normative base di sicurezza ed il pc è in buone condizioni, è possibile lavorare al computer senza alcuna preoccupazione.
 
Elettrodomestici. Non ci sono controindicazioni. Evitare, però, di piegarsi sopra il forno a microonde in funzione, controllando  sul libretto, le indicazioni del produttore.
 
Telefono cellulare. Distanza minma d'uso, 15 - 20 centimetri dal dispositivo. Meglio, inoltre, conversare accostandolo all' orecchio opposto a quello del corpo dove si trova il dispositivo ed evitare di tenerlo nel taschino della giacca quando non lo si usi. Ideale è ricorrere all' auricolare e fare attenzione, all' acquisto, al livello di dispersione elettrica indicata dal produttore.
 
Lettore mp3. Solo se si trovano a 3 centimetri dal dispositivo, auricolari e lettori digitali interferiscono con il funzionamento di defibrillatori e pacemaker. È bene quindi seguire le stesse regole valide per il cellulare.
 
Altoparlanti. Fare attenzione ad altoparlanti, forti magneti, generatori di corrente, saldatrici industriali ad arco e motori, utensili a batteria come i cacciavite ed i trapani, linee di potenza ad alta tensione, forni fusori, stazioni radar, antenne di trasmettitori. Non avvicinarsi a meno di cento metri per i trasmettitori radio/tv e radar ad alta potenza, capaci di recare danni circuitali. Non chinarsi poi su motori elettrici in funzione, come l' alternatore dell' automobile, che contengono spesso magneti.
 
In viaggio. Sono circa 6 milioni gli italiani che partiranno in vacanza per Pasqua. Per chi abbia un pacemaker è possibile prendere l'aereo. In aeroporto, però, è utile portare con sè la tessera d' identificazione del dispositivo perché sia quest'ultimo sia il defibrillatore attivano il metal detector. Discorso analogo per i controlli di sicurezza nelle banche. Un portatore di pacemaker può viaggiare con treno, aereo, automobile. E' bene informarsi, andando all'estero, dove siano ubicati i centri ospedalieri specializzati.
 
In ospedale. Non ci deve sottoporre a risonanza magnetica, PET, elettrocauterizzazione e radioterapia che possono causare danni permanenti al pacemaker tradizionale. Controindicate sono anche TENS (terapia antalgica) e litotripsia per la cura dei calcoli renali e biliari. No anche all'ablazione, defibrillazione e cardioversione esterna, cardioversione interna, terapia ad alta frequenza (diatermia), elettroagopuntura, magnetoterapia. Non sussistono invece controindicazioni per i raggi x, così come per l'uso di trapani dentistici ed apparecchiature per la pulizia dentale e l'uso d'ultrasuoni.
 
Un nuovo apparecchio. Grazie a un nuovo dispositivo ideato da Medtronic e presentato in un convegno a Milano, i soggetti portatori di pacemaker di nuova generazione potranno sottoporsi a risonanza nucleare magnetica. Il nuovo apparecchio risulta infatti insensibile ai campi magnetici, grazie alle modifiche strutturali dei cateteri e dei circuiti del generatore apportate. Ogni anno vengono eseguite in Italia  800 mila risonanze magnetiche, ogni 5 minuti in Europa viene negato questo esame ad un paziente con pacemaker (300 mila nel nostro Paese). Fra i pazienti con pacemaker, il 17% deve fare una risonanza magnetica per motivi di salute entro un anno dall' impianto e il 75% nel corso della vita.
 
Cos'è il pacemaker. Fu inventato, nel 1957, da Earl Bakken negli Stati Uniti. Emette impulsi elettrici necessari per regolare la frequenza cardiaca. E' dotato d'un generatore d'impulsi e uno o due elettrocateteri, che portano gli stimoli al cuore. Oggi i dispositivi sono automatici: analizzano le condizioni del paziente e riducono al minimo gli stimoli artificiali.I sistemi, inoltre, raccolgono nel tempo i dati sull'andamento della frequenza cardiaca e sono in grado di trasmetterli con la telemedicina da casa al centro medico ospedaliero, rendendo così più semplice e precisa la gestione della cura del paziente..


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