Per stabilire le priorità di intervento su un paziente definito "critico", dobbiamo valutare i diversi parametri vitali, seguendo una logica data dall'alfabetizzazione degli interventi.
Questi interventi, sono esclusi a scalare, ovvero bisogna partire a valutare dalla lettera A fino a scendere alla lettera E.
Se rileviamo risposte negative durante la valutazione, ci dobbiamo fermare e ripristinare la funzione mancante.
A: Air ways (vie aeree)
Valutare la pervietà delle vie aeree e se c'è una ipotetica incapacità a manterle pervie da parte del paziente. valutare allora, Stato di incoscienza, suoni di ostruzione, o segni evidenti di ostruzione
B: Breathe (respiro)
Verificare se c'è apnea (mancanza di respiro spontaneo);Frequenza respiratoria o < di 8 o >di 30 atti al minuto;valutare se la saturazione è < a 90% in ossigenoterapia; valutare se c'è dispnea (retrazione degli spazi costali o respiro non fisiologicamente accettabile)
C: Circolation (circolo)
Valutare se ci sono Emoraggie esterne importanti, stabilire la qualità dei polsi periferici e centrale in consistenza e regolarità,Rilevare la P. Arteriosa,Valutare eventuale cute pallida, sudata o cianotica.
D: Disability (disabilità)
valutare attraverso la Glascow coma score la funzionalità neurologica del paziente
E:Expose (scoprire)
Ovvero, una volta che sono state accertati parametri vitali nella norma e mancanza di criteri di criticità scoprire il paziente e chiedere se e dove è presente il dolore.
Naturalmente la lettera "E" è di solo competenza medica ed infermieristica, quindi non deve essere presa in considerazione da soccorritori "laici" (volontari del soccorso, cittadini con minime conoscenze di soccorso), e sopratutto non deve mai essere fatta in ambiti extraospedalieri.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Posta un commento